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Introduzione delle famiglie affidatarie a quelle tematiche socio-psico-pedagogiche indispensabili per la comprensione della realtà dei nostri piccoli ospiti
Finalmente il tuo pianto sconsolato si è spento, come il mio sigaro.
Ora la mia mano grande
è tra le onde dei tuoi capelli
neri come il mare di notte.
Mi hai parlato con lacrime salate
Ti ho risposto con carezze calde.
Ed ora piango mentre tu dormi
Forse per non farmi vedere da te
forse per paralare la tua stessa lingua.
E ti amo.
(Poesia di un papà adottivo)
I disagi psico-emotivi e le reazioni all’interno di una relazione nuova.
Riconoscere i disagi psico-emotivi e le condizioni di salute psico-fisica dei bambini sono fattori determinanti e condizione sine qua non per avvicinarsi ed entrare in relazione con loro e con il loro vissuto interno. Infatti, uno dei fattori sicuramente più funzionali all’incontro e all’accoglienza dei minori è la consapevolezza da parte degli aspiranti genitori affidatari, delle caratteristiche dei bambini a seconda delle aree geografiche di provenienza, intese non nel senso delle caratteristiche etniche, ma di quelle più strettamente legate alle stimolazioni affettive e relazionali che i bambini vivono quotidianamente all’interno dei contesti di accudimento da cui provengono (famiglie, case famiglie, istituti). I bambini si portano dentro le proprie memorie, che li differenziano in maniera sostanziale: lo vediamo nei disegni, nell’alimentazione, nelle abitudini della relazione con lo spazio che hanno acquisito.
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Tenere conto del punto di vista dei bambini non significa trascurare quello dei neo-genitori affidatari, insieme devono raggiungere lo stesso obiettivo: essere felici e stare bene, per il tempo che devono trascorrere insieme.